martedì 1 agosto 2017

LETTERA AL SINDACO IN MERITO ALLA SITUAZIONE ATTUALE


LUGLIO 2017

Signor Sindaco,
Lei sa certamente che il nostro gruppo, unico nella sua specie, ha, come solo obiettivo, quello di contribuire al progresso del nostro territorio perché esso è costituito da persone che nel territorio vivono e che questo territorio amano ma che non “fanno politica”. Purtroppo, però, negli ultimi anni l’obiettivo è necessariamente mutato ed il nostro Comitato invece di contribuire al progresso si deve limitare a combattere il degrado assoluto in cui la città di Anzio ed i suo quartieri sono caduti. Abbiamo avuto più occasioni di incontrarLa e di parlare con Lei ma, quello che appare dal confronto,  è una Sua visione limitata della situazione generale e, a mio avviso, il fatto che Lei non sembra percepire la  perdita di controllo del territorio; una percezione, mi creda, condivisa da tantissimi cittadini che non Le sono politicamente avversi. Prendiamo ad esempio la gestione dei rifiuti. Negli anni abbiamo dato chiaro e netto il segno della nostra volontà di partecipare secondo un concetto fondamentale:”senza il confronto e la collaborazione fra utenza e gestione il servizio fallisce”. In collaborazione con il compianto Ing. Natalini producemmo nel 2008 un studio pilota che spedimmo all’ufficio competente proponendo di collaborare con il medesimo per la sua sperimentazione, quell’ufficio ignorò l’apporto e la collaborazione dell’utenza. Dopo l’iter tribolato che ha condotto all’appalto,  il servizio ha immediatamente dato il segno di carenze sia strutturali sia gestionali. Il capitolato ha mostrato le lacune che Lei stesso ha recentemente sintetizzato con la  frase “questo capitolato non va bene per Anzio”: questo capitolato è stato concepito, adottato e gestito dalla Sua Amministrazione.  La gestione, nella sua complessità interdisciplinare, ha rivelato lacune devastanti. Abbiamo accentuato successivamente la nostra proposta di collaborazione tanto da giungere alla firma di un protocollo d’intesa con l’Assessore all’Ambiente (23/9/2105 prot 36351) al fine di contribuire ad apportare quelle necessarie modifiche operative indispensabili per razionalizzare  il servizio e per abbattere quei costi che riteniamo dovuti ad anomalie correggibili. L’accordo, che fu completamente disatteso da parte dell’Amministrazione, fu unilateralmente denunciato dal nostro gruppo il 15/6/2016.   Il risultato è che le strade del Comune sono diventate una discarica generalizzata. Oltre al  grande danno d’immagine che ne deriva ad un comune con vocazione turistica c’è, però un aspetto di danno che deriva alla comunità dei contribuenti. Non entriamo volutamente nell’analisi complessa delle ragioni ma riteniamo utile sintetizzare l’aspetto economico e le anomalie che ne influenzano l’evoluzione.  I servizi di raccolta differenziata dei rifiuti tendono a veder ridotti i costi alla fine del secondo anno, quando cioè sono stati ammortizzati i costi di start up (nel nostro caso sostenuti dal contributo della Provincia) e si incrementa il ricavato dalla vendita delle frazioni differenziate. Nel caso di Anzio l’aumento della tariffa è stato costante ed è previsto che continui. Quali sono le ragioni? Le ragioni sono molteplici ma che si possono riassumere in alcuni aspetti operativi: la scarsa capacità di gestire il servizio, un contratto poco funzionale, l’enorme quantità di rifiuti raccolti in strada con la conseguente lievitazione dell’indifferenziato, la decisione di non considerare i rifiuti verdi come frazione differenziata, la mancata distribuzione delle compostiere, l’inefficienza del servizio di prelievo domiciliare ecc. Questi elementi che, nonostante i nostri reiterati tentativi, la dirigenza del servizio non ha creduto opportuno modificare, costituiscono le ragioni dei maggiori costi e un maggiore gravame ingiustificato per la gente. I rifiuti si prelevano presso l’utenza; le bonifiche stradali devono costituire un’eccezione e quando esse  sono la regola allora il  servizio ha fallito ed a pagarne le spese sono quei cittadini che pagano la TARI. Non riteniamo giusto che questo spreco di risorse possa protrarsi a carico dei cittadini per cui abbiamo programmato una serie di manifestazioni che dovrebbero costituire invito e stimolo per Lei, Signor Sindaco, a prendere immediati e radicali provvedimenti per invertire un corso poco virtuoso che ha provocato e provoca enorme disagio ed  un danno economico alla gente ed all’immagine di Anzio.
Sergio Franchi

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