lunedì 27 marzo 2017

INAUGURAZIONE NUOVA SEDE DI LEGAMBIENTE

 INAUGURAZIONE DELLA NUOVA SEDE DEL CIRCOLO LEGAMBIENTE LE RONDINI

Legambiente è l'organizzazione ambientalista italiana più diffusa sul territorio nazionale: oltre 115.000 tra soci e sostenitori, 1.000 gruppi locali, 30.000 classi che partecipano a programmi di educazione ambientale, più di 3.000 giovani che ogni anno partecipano ai campi di volontariato, oltre 60 aree naturali gestite direttamente o in collaborazione con altre realtà locali. Da molti anni nel comprensorio di Anzio Nettuno opera il Circolo di Legambiente “Le Rondini” che porta avanti le iniziative nazionali e partecipa a molti progetti del territorio di Anzio e Nettuno anche in collaborazione con altri gruppi in difesa della natura e dell’ambiente. Un limite all’ attività del circolo è stata da sempre la mancanza di una sede in cui riunirsi e da  cui gestire le varie attività associative. Dopo lo “sfratto” da parte del Comune di Anzio dalla sede compartecipata di Piazza Pia, per oltre un anno le riunioni e l’attività del circolo sono  proseguite con qualche difficoltà dall’ abitazione della sua presidente Anna Tomassetti. Fino al momento in cui  Rete Ferroviaria Italiana, attraverso il programma “Green Station”, con cui concede  in comodato d’uso spazi delle stazioni secondarie ad associazioni ambientaliste, ha ceduto il locale della ex-biglietteria della Stazione di Anzio al circolo di Legambiente di Anzio-Nettuno;  che costituisce quindi la prima “Green Station” del Lazio. Dopo qualche essenziale lavoro di manutenzione la sede del Circolo Le Rondini è pronta e la sua inaugurazione avrà luogo  alle ore 10.00 di mercoledì 19 aprile 2017 con la presenza di una rappresentanza di RFI ed a cui sono state invitate le autorità locali. E’ prevista la ripresa televisiva da parte  della RAI. I cittadini sono invitati a partecipare.

Ufficio Stampa

lunedì 20 marzo 2017

LETTERA AL SINDACO IN MERITO ALLA CAMPAGNA NO PUB


Gentile Signor Sindaco,

sono tanti e difficili i problemi da risolvere quando si è scelto di fare il Sindaco di una città come Anzio che da Roma ha ricevuti i fasti e la storia e che da Roma riceve oggi degrado e rifiuti. Al contrario di chi ha agende da rispettare,  la nostra Associazione, che cerca di rappresentare genuinamente i cittadini  di Lavinio e che l’ha mille volte criticata, Le  da oggi atto di quanto ha dato segno di voler fare in merito al controllo del territorio contro la realizzazione indiscriminata di impianti di trattamento dei rifiuti. La nostra tendenza è stata ed è quella che dovrebbe essere propria delle associazioni di volontariato  sociale genuino e cioè la collaborazione con le istituzioni che operano nel territorio: la sinergia democratica. Lo abbiamo fatto in passato ed abbiamo ricevuto in cambio solo frustrazione e delusioni. Vogliamo ora continuare ad esprimere il nostro atteggiamento propositivo con una proposta semplice, attuabile e con un impatto immediato e consistente: quella che abbiamo voluto chiamare “campagna NO-PUB”. Il territorio di Anzio è in buona parte edificato a ville e villini che, come avviene in Lavinio,  sono abitati solo per il 15-20% in modo permanente e che vengono utilizzati come seconde abitazioni ad uso prevalentemente estivo. Le unità abitative, specialmente quelle mono o plurifamiliari, sono quotidianamente bombardate da una pubblicità assillante ed invasiva, invasiva specialmente quanto è fatta contro la volontà degli interessati e quando concorre inutilmente al degrado del territorio  Purtroppo, la distribuzione dei depliants pubblicitari viene fatta senza alcuna logica e nemmeno senza l’efficacia che chi la paga dovrebbe aspettarsi. E’ molto comune vedere ragazzi spesso non italiani che passano velocemente cercando di infilare con accanimento uno o più depliants  nelle cassette postali; non lo fanno con l’obiettivo  di far conoscere un messaggio pubblicitario ma solo con l’intenzione di consegnarne il maggior numero possibile di opuscoli perché al numero è legato il loro modestissimo compenso. Chi scrive può testimoniare di aver visto personalmente l’abbandono di pacchi di depliants direttamente su un muretto di cinta e quindi sul suolo stradale.  Il servizio, che è molto utile per far risparmiare le persone che ricevono il messaggio e che da esso sono interessate, diventa decisamente dannoso per i suoi effetti collaterali: il messaggio pubblicitario giunge a circa il 15% delle persone a cui è diretto mentre per circa l’85% esso viene disperso nell’ambiente sotto forma di rifiuti stradali. L’inserimento forzato di opuscoli nelle cassette postali comporta inoltre, a detta delle forze dell’ordine, anche un chiaro segnale  per la delinquenza comune per identificare le abitazioni non abitate e quindi visitabili con tutta tranquillità.  Questo modo di fare pubblicità  è inutilmente dispendioso per chi la fa ed inaccettabile per l’ambiente e per la gente che vi vive. Le proponiamo di porre un limite a questo inutile aggiuntivo strumento di degrado di cui Anzio non ha certamente bisogno, rispettando naturalmente il diritto al libero commercio ed alla libertà di divulgarne gli strumenti. Le proponiamo di emettere un’ordinanza basata su pochi e semplici punti essenziali: 1. Le ditte che distribuiscono pubblicità non devono inserire forzatamente opuscoli pubblicitari in cassette in cui è evidente che la posta non viene  ritirata oppure di cui è noto il fatto che le case non sono abitate o su cui è  riportato l’invito “NO PUBBLICITA’” o “NO-PUB”;  2. I cittadini che non abitano in permanenza le proprie abitazioni o che non sono interessati a ricevere pubblicità siano invitati a scrivere sulla propria cassetta “NO PUBBLICITA” o semplicemente “NO-PUB”; 3. Le ditte incaricate di distribuire gli opuscoli pubblicitari ed i loro committenti commerciali devono rispondere dell’adempimento all’ordinanza da parte di che distribuisce la pubblicità. 4. La non applicazione comporta sanzioni. Ci aspettiamo, Signor Sindaco, che Lei dia corso a questa nostra proposta, un atto semplice e facile che contribuirebbe a ridurre i rifiuti nelle strade ed  eviterebbe di fornire informazioni utili alla delinquenza comune che sta agendo, quasi indisturbata, sul nostro territorio.  La nostra associazione  prende l’impegno a far conoscere ed a promuoverne la divulgazione dell’ordinanza che Lei vorrà emettere. Cordiali saluti.


Sergio Franchi

NON VOGLIAMO PUBBLICITA' NELLE NOSTRE CASSETTE

La pubblicità nelle cassette  contribuisce all’ accumulo di rifiuti nelle strade    


                                      
                            CAMPAGNA NO-PUB






Se c’è una cosa di cui non si sente la mancanza nel Comune di Anzio è una fonte aggiuntiva che produca  rifiuti  sul suolo pubblico. Ci pensa già  un servizio di raccolta sgangherato a provocare accumuli di rifiuti lungo i bordi delle strade comunali, accumuli che si formano e vengono rimossi alla stessa stregua con cui invece della malattia si insiste a voler curare il sintomo: invece di evitare che i rifiuti vengano abbandonati in strada  si preferisce continuare a raccoglierli sotto forma di continue “bonifiche” con costi aggiuntivi per la comunità. Ai rifiuti abbandonati, che si identificano prevalentemente con la  formazione di mucchi spesso in corrispondenza dei vecchi cassonetti, si aggiunge un’altra modalità  forse ancora più fastidiosa ma certamente  più contrastabile dell’altra: la distribuzione martellante di pubblicità di prodotti in vendita prevalentemente nei supermercati della zona.

Questo servizio, si fa per dire, può essere utile alla comunità se fosse fornito con un minimo di grano salis, perché permette di conoscere i prezzi dei prodotti e gli sconti praticati, elemento che in tempo di crisi economica, può aiutare le famiglie. Purtroppo, la distribuzione dei depliants pubblicitari viene fatta senza alcuna logica e nemmeno senza l’efficacia che chi la paga dovrebbe aspettarsi. E’ molto comune vedere ragazzotti, spesso extra-comunitari, che celermente passano di cassetta postale in cassetta postale accanendosi a ficcare dentro in ognuna di esse uno o più opuscoli pubblicitari. 

Accanendosi, perché nella maggioranza dei casi le abitazioni non sono abitate e gli opuscoli pubblicitari si accumulano nella cassette  e nel terreno circostante incrementando il degrado e la sporcizia che il servizio pubblico che non funziona facilita,  con la mancanza della pulizia delle strade che è prevista in contratto ma di cui non si vede traccia nella realtà quotidiana. È molto comune nei paesi europei e nord americani veder sulle cassette della posta una targhetta su  cui è scritto NO-PUB oppure NO-AD  che manifesta l’intenzione, sempre rispettata,  di non ricevere materiale pubblicitario. 

Aspettarsi che il ragazzotto, che si sta guadagnando la paghetta,  rispetti la scritta NO-PUB sarebbe troppo,  ma sperare che le ditte che ordinano la distribuzione abbiamo un pò di rispetto per l’ambiente credo sia un desiderio lecito e soddisfacibile. 

Basterebbe che il sindaco emettesse una semplice ordinanza con cui proibisca che la distribuzione degli opuscoli pubblicitari avvenga nelle cassette che, evidentemente, non vengono svuotate, oppure nelle cassette in cui sia scritto “NO-PUB”,  per ridurre notevolmente il fatto  che le strade vengano inondate da cartacce colorate che si distribuiscono in modo continuo ed uniforme nell’ ambiente.  

Un’ordinanza di questo tipo ha dimostrato altrove  di essere efficace e conveniente per tutti. Innanzi tutto per chi produce  la pubblicità, perché potrebbe ridurre il numero degli opuscoli ed indirizzarli solo verso  chi ha interesse o che, comunque, vorrà o potrà leggere il messaggio pubblicitario. 

Poi eviterà quell’ accumulo di carta nella cassette della posta che serve solo a segnalare alla criminalità che la casa è disabitata e quindi oggetto facile per una visita non desiderata. Infine ridurrà la quantità di fastidiosissimi rifiuti che rende le nostre strade una pattumiera,  senza soluzione di continuità.



Sergio Franchi