Gentile Signor Sindaco,
sono tanti e difficili i problemi da
risolvere quando si è scelto di fare il Sindaco di una città come Anzio che da
Roma ha ricevuti i fasti e la storia e che da Roma riceve oggi degrado e
rifiuti. Al contrario di chi ha agende da rispettare, la nostra Associazione, che cerca di
rappresentare genuinamente i cittadini
di Lavinio e che l’ha mille volte criticata, Le da oggi atto di quanto ha dato segno di voler
fare in merito al controllo del territorio contro la realizzazione
indiscriminata di impianti di trattamento dei rifiuti. La nostra tendenza è
stata ed è quella che dovrebbe essere propria delle associazioni di
volontariato sociale genuino e cioè la
collaborazione con le istituzioni che operano nel territorio: la sinergia
democratica. Lo abbiamo fatto in passato ed abbiamo ricevuto in cambio solo
frustrazione e delusioni. Vogliamo ora continuare ad esprimere il nostro
atteggiamento propositivo con una proposta semplice, attuabile e con un impatto
immediato e consistente: quella che abbiamo voluto chiamare “campagna NO-PUB”.
Il territorio di Anzio è in buona parte edificato a ville e villini che, come
avviene in Lavinio, sono abitati solo
per il 15-20% in modo permanente e che vengono utilizzati come seconde
abitazioni ad uso prevalentemente estivo. Le unità abitative, specialmente
quelle mono o plurifamiliari, sono quotidianamente bombardate da una pubblicità
assillante ed invasiva, invasiva specialmente quanto è fatta contro la volontà
degli interessati e quando concorre inutilmente al degrado del territorio Purtroppo, la distribuzione dei depliants
pubblicitari viene fatta senza alcuna logica e nemmeno senza l’efficacia che
chi la paga dovrebbe aspettarsi. E’ molto comune vedere ragazzi spesso non
italiani che passano velocemente cercando di infilare con accanimento uno o più
depliants nelle cassette postali; non lo
fanno con l’obiettivo di far conoscere
un messaggio pubblicitario ma solo con l’intenzione di consegnarne il maggior
numero possibile di opuscoli perché al numero è legato il loro modestissimo
compenso. Chi scrive può testimoniare di aver visto personalmente l’abbandono
di pacchi di depliants direttamente su un muretto di cinta e quindi sul suolo
stradale. Il servizio, che è molto utile
per far risparmiare le persone che ricevono il messaggio e che da esso sono
interessate, diventa decisamente dannoso per i suoi effetti collaterali: il
messaggio pubblicitario giunge a circa il 15% delle persone a cui è diretto
mentre per circa l’85% esso viene disperso nell’ambiente sotto forma di rifiuti
stradali. L’inserimento forzato di opuscoli nelle cassette postali comporta
inoltre, a detta delle forze dell’ordine, anche un chiaro segnale per la delinquenza comune per identificare le
abitazioni non abitate e quindi visitabili con tutta tranquillità. Questo modo di fare pubblicità è inutilmente dispendioso per chi la fa ed
inaccettabile per l’ambiente e per la gente che vi vive. Le proponiamo di porre
un limite a questo inutile aggiuntivo strumento di degrado di cui Anzio non ha
certamente bisogno, rispettando naturalmente il diritto al libero commercio ed
alla libertà di divulgarne gli strumenti. Le proponiamo di emettere
un’ordinanza basata su pochi e semplici punti essenziali: 1. Le ditte che distribuiscono
pubblicità non devono inserire forzatamente opuscoli pubblicitari in cassette
in cui è evidente che la posta non viene ritirata oppure di cui è noto il fatto che le
case non sono abitate o su cui è
riportato l’invito “NO PUBBLICITA’” o “NO-PUB”; 2. I cittadini che non abitano in permanenza
le proprie abitazioni o che non sono interessati a ricevere pubblicità siano
invitati a scrivere sulla propria cassetta “NO PUBBLICITA” o semplicemente
“NO-PUB”; 3. Le ditte incaricate di distribuire gli opuscoli pubblicitari ed i
loro committenti commerciali devono rispondere dell’adempimento all’ordinanza
da parte di che distribuisce la pubblicità. 4. La non applicazione comporta
sanzioni. Ci aspettiamo,
Signor Sindaco, che Lei dia corso a questa nostra proposta, un atto semplice e
facile che contribuirebbe a ridurre i rifiuti nelle strade ed eviterebbe di fornire informazioni utili alla
delinquenza comune che sta agendo, quasi indisturbata, sul nostro territorio. La nostra associazione prende l’impegno a far conoscere ed a
promuoverne la divulgazione dell’ordinanza che Lei vorrà emettere. Cordiali
saluti.
Sergio Franchi
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