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23 novembre 2016
Oggetto: Comunicato Stampa
Oggetto: Comunicato Stampa
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Il rigetto del ricorso al T. A. R. ,
presentato dal Comune di Anzio contro la centrale biogas di
Spadellata, sta generando reazioni da parte di chi, forse, sperava che
quel ricorso avrebbe provocato qualche esito positivo quando esso, per logica
evidente, avrebbe solo potuto, se accolto, peggiorare le cose. Quel ricorso
avrebbe avuto un senso logico solo se il tempo impiegato per la sua trattazione
fosse stato utilizzato per agire a
livello politico, come previsto nella
delibera presa all’ unanimità da parte del Consiglio Comunale, sotto la spinta della gente infuriata. Cosa
che assolutamente non è stata fatta. Ora si continua a cavalcare la tigre della
centrale, con i soliti richiami al “biogas cattivo”; mentre non è il biogas che
è cattivo ma cattivi sono gli
amministratori che prendono decisioni contro gli interessi della gente. Il
gruppo NO-BIOGAS del Comitato per Lavinio, nella convinzione che i cittadini
non hanno bisogno di bandiere di partito per confrontarsi con le
istituzioni, ha voluto aprire un dialogo con gli amministratori di
Anzio per sollecitare un’iniziativa condivisa che tuteli in modo fattivo gli
interessi delle persone, in particolare di quelle della zona in cui la centrale dovrebbe essere
realizzata. Si parla di azioni in buona
parte già deliberate ma non attuate e di altre che rientrano oggi, allo stato
delle cose, nella capacità decisionale dell’Amministrazione Comunale. Il Comitato per Lavinio ha incontrato i
consiglieri di opposizione, Fontana, Bernardone e Tontini per sondare la loro
disponibilità a concorrere ad una proposta condivisa. Il 23 novembre ha
incontrato rappresentanti della maggioranza che si sono sempre poste in prima
fila in questa battaglia che è anche di legalità visto che è stata
completamente ignorata la volontà popolare.
Il lungo e proficuo confronto è avvenuto nella saletta interna di un noto bar di Lavinio ed ha visto
la presenza di una rappresentanza del Comitato di Lavinio, gruppo NO-BIOGAS e
la partecipazione delle Assessore Cafà e Nolfi e della Consigliera
Salsedo. L’invito rivolto a
riappropriarsi della politica attraverso la
proposta è stato accolto con entusiasmo da parte delle tre
rappresentanti cittadine, due delle quali sono anche abitanti nella
zona interessata direttamente alla realizzazione delle centrali. Si tratta, in
fondo, di un genuino esempio di
democrazia elementare che sia chi sta al potere, da una parte, sia i movimenti che vivono di movimento,
dall’altra, tendono spesso a dimenticare
con una convenienza che sembra divergente ma non lo è. Le chiacchiere dei soloni
della materia e degli esperti della strategia politica stanno a zero. Le alchimie delle convenienze di partito non
possono far parte di un confronto che tende solo ai risultati ed agli interessi
della gente. La proposta di sedere intorno al tavolo della buona volontà viene
rivolta da cittadini senza bandiera di partito, che non si proporranno per
essere eletti nelle prossime elezioni amministrative ma che combattono contro il degrado del
nostro territorio da dodici anni. Il rifiuto a sedersi a quel tavolo non ha
scusanti se non nella vecchia logica delle alleanze e dell’opportunismo che
ormai la gente ha imparato a comprendere e valutare e che ha portato al
decadimento della politica nel nostro Paese ed al trionfo dell’ anti-partitismo
populista. L’incontro è stato basato sullo spirito che prevalse in Commissione
Ambiente e vide la proposta
Bernardone-Salsedo come azione comune verso un obiettivo comune . Si
sono viste, successivamente, diatribe in Consiglio Comunale, confronti ed argomentazioni di lana caprina che non sono riuscite ad
evitare l’approvazione della mozione congiunta.
Dall’ attuazione di quella mozione si riparte. E’ stato deciso di
preparare un documento di Lavoro condiviso da parte di coloro che hanno come obiettivo
prioritario quello dell’interesse pubblico prima e sopra l’interesse del
partito di appartenenza. Un documento in cui si potrà includere, ove condiviso, la richiesta formale ed appropriata dello
studio di pannello o di coorte, su cui l’Assessora Cafà sta già lavorando da tempo con il Sindaco
ed il Segretario Generale, la
costituzione della Commissione di Esperti,
la definizione di prescrizioni stringenti a livello di Concessione
Edilizia, l’obbligo di elementi compensativi
per la popolazione direttamente interessata, le prescrizioni operative a
salvaguardia degli abitanti della zona ecc.
La riunione è stata estremamente
produttiva ed ha visto la determinazione delle tre rappresentanti politiche che
è sembrata sinceramente onesta e disposta ad andare oltre il proprio ruolo ed
il proprio interesse di partito. L’incontro con i cittadini del Comitato per Lavinio continuerà nei prossimi
giorni, in modo ristretto, al fine di consolidare una proposta e verrà
allargato quando una bozza di proposta sarà disponibile a tutte le persone che
genuinamente vogliono dimostrare di avere a cuore l’interesse della gente di
Anzio e non quello del proprio
giardinetto. Questi sono gli intenti e queste le promesse. Misureremo
i fatti insieme alla gente.
Sergio Franchi
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IL T. A. R. BOCCIA IL RICORSO,
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IL LITORALE SUD DI ROMA
RISCHIA DI ESSERE SOMMERSO
DALLA SPAZZATURA....
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SUL LITORALE 16/31 OTTOBRE 2016
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